Ciao a tutti,
Finalmente mi sono ripreso dalla depressione post-vacanze. Mi sono reso conto che una delle cose belle di vivere in Danimarca è
partire per le vacanze. Perché una volta che sei abituato al prezzo della vita in Danimarca, soprattutto per i ristoranti, tutto ti
sembra economico, uscire ai ristoranti diventa sempre di piú di un
piacere e ti senti leggero leggero. Quando tornerai ”a casa”...beh
innanzitutto non sarai piú in vacanza, e poi ti troverai a pagare
una pizza margherita sui 10 euro e ti considererai fortunato.
Poi, complice il bel tempo delle
destinazioni estive, ti sembra che tutti ti sorridano, il che mi ha
dato l'idea per questo post. In principio, l'idea dell'interazione
sociale ed umana è completamente diversa tra Italia e Danimarca (e
vabbè, direte voi, mica c'è bisogno che ce lo dici tu). Eppure, a
me non finisce di stupire. Per esempio i vicini: il vicino in Danimarca è tanto
migliore quanto meno entra nella tua vita. Niente a che vedere con le
sedie messe fuori dalla porta dai nostri nonni.
Per quanto riguarda i rapporti
interpersonali, poi, io personalmente rimango spesso incastrato in alcune
cose: prima, durante, e dopo la conversazione.
Innanzitutto, il saluto è una stretta
di mano per le persone con un poca confidenza ed un abbraccio per gli
amici. Una stretta di mano ferma ed un abbraccio senza pacche sulla
spalla. Niente bacini, uno due o ”facciamo tre”, oppure ”partiamo
dalla guancia destra o dalla sinistra?”. Nada. Mi ricordo uno dei miei primi giorni in Danimarca: venivo dal Belgio dove il saluto è sempre un bacio simultaneo e reciproco sulla guancia...immaginate la reazione del malcapitato danese???
Durante la conversazione, occhio al
movimento del corpo, il famoso linguaggio non verbale. Finché non
puoi dire di essere in confidenza (e l'alcol aiuta...) i danesi non
si muovono, ti parlano guardando fissamente negli occhi e si
aspettano che li si guardi negli occhi. A questo c'è anche una
ragione pratica. Come ho scritto in un altro post, una volta dissi ad una mia insegnante di danese come
facevano a capire tutte quelle piccole variazioni fonetiche fra
parole che sono simili nella scrittura ma molto diverse nel
significato. Quanto ci sarebbe voluto prima che anche io arrivassi a
capire ogni parola? E lei mi rispose candidamente che ”Nemmeno noi
capiamo ogni parola. Normalmente in una conversazione, noi danesi capiamo
50-60%, il resto lo indoviniamo dal contesto”. Per questo è
importantissimo guardare negli occhi, anzi nelle labbra. Ti scappa
una frase e sei fregato...
La cosa che più mi ha sorpreso, in positivo, è come si riallacciano le persone dopo l'ultimo incontro. Tak for sidst. Grazie per l'ultima volta. Anche se può sembrare triviale, è invece una parte fondamentale della cultura danese. Un modo per ricominciare, per
richiamare la bella atmosfera dell'ultimo incontro, o forse solo per
riallacciarsi. La cultura danese ha molte di queste piccole cose (no, non mi riferisco alle bandiere dappertutto...) che possono sembrare formalità, ma che io trovo una cosa molto bella e molto dolce, una cosa che potremmo e dovremmo imparare, piccole gentilezze che mettono di buon'umore. Soprattutto al ritorno dalle vacanze.
Buon ritorno a tutti!
Un abbraccio.
Take care,
Francesco
Buon ritorno a tutti!
Un abbraccio.
Take care,
Francesco
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