Sprog. Che poi si pronuncia ”spro”.
Parola magica che ipnotizza ogni nuovo arrivato. Una et- ord. Cioè
al bestemt (definito, ricordate?) è sproget.
Come sapete, o come forse non sapete, ogni persona che si registra
legalmente in Danimarca (al borgerservice, cioè servizio al
cittadino), non importa la provenienza, ha diritto a tre anni durante
i quali completare un corso di lingua danese presso la Sprogskole
(lingua scuola, cioè scuola di lingua) del comune di residenza.
Per chi viene in Danimarca senza conoscere nessuno (cioè, senza
network, altra parola magica...), la Sprogskole diventa il primo
punto di contatto con persone nella stessa condizione di nuovo
arrivato. Qual è un vostro ricordo della Sprogskole? Sera o mattina?
Siete ancora in contatto con i vostri compagni di corso? Io
personalmente esco spesso con loro...ma Viborg alla fine è
piccolina...
Condividete la vostra esperienza con altri nuovo arrivati
lasciatemi un messaggio qui sotto :)
Brevemente, funziona così:
ti registri (hai il CPR)
la Sprogskole ti convoca
ti assegnano un livello (ti fanno un esame d'entrata solo se
dici di avere una qualche conoscenza di danese)
puoi scegliere tra corsi diurni (18 ore a settimana) o serali
(6 ore a settimana)
a partire da quel momento, hai tre anni di tempo per finire
(gratis)
se decidi di sospendere la frequenza, devi comunicarlo alla
scuola e al Jobcenter che mettono in pausa i tre anni.
è un diritto per i cittadini comunitari, mentre per coloro
che non sono cittadini dell'UE è un obbligo parte del contratto di
integrazione (cioè, se io fossi americano e non andassi a classe,
non mi rinnoverebbero il permesso di soggiorno/lavoro, o il
kontanthjælp in caso fossi disoccupato)
Non è vero che chi lavora fa i corsi di sera e chi non lavora fa
i corsi di giorno. Dipende dal lavoro e dall'accordo del lavoratore
con l'impresa. Io per esempio ho completato il corso di giorno,
lavorando di giorno.
E l'esame?
Come tutti gli esami, consiste di una parte scritta (comprensione
e composizione) ed una orale (presentazione).
Attenzione: sono esami veri. Cioè, bisogna studiare. Ho visto
persone arrivare all'esame convinte di passare solo perchè erano
andate a classe con l'insegnante che fa l'esame...no no.
E poi?
Beh ci sono 3 moduli dove se siamo promossi ci danno diritto ad un
attestato statale di fluenza nella lingua danese, con voti da 1 a 12
(minimo per passare è 4).
Ok ma in Danimarca non parlano tutti l'inglese?
La mia insegnante di danese dice di no. Cioè, quello lo dico
anche io, basta fare un giro appena fuori Copenhagen. Lei dice
addirittura che un datore di lavoro medio guarda il test di danese
per prima cosa negli stranieri. L'equazione è: sai la lingua = ti
vuoi integrare = non te ne vai piú.
La lingua è più importante che non per capire le pubblicità o
gli orari dell'autobus. Per un danese medio, chi non parla la lingua
non vuole restare e quindi, potenzialmente, non è una persona con
cui intrecciare rapporti stretti.
Quindi, la lezione di oggi è: sprog sprog sprog. Imparate il
danese da subito, fatene una parte della vostra vita quotidiana.
Ma ora tocca a voi! Dai, raccontate un po' della vostra
Sprogskole.
Lasciatemi un messaggio qui sotto e come sempre cliccate Like
sulla mia pagina su Facebook :)
volevo scrivere un post
sul buon anno in danese ma poi mi sono ricordato che ne avevo scritto un altro
solo un anno fa (come vola il tempo). Comunque sarà perché presto compirò i tre
anni in Danimarca, in cui praticamente è successo di tutto e di più, sarà
perché sono reduce da due settimane (e 4 chili) in Italia...comunque sia mi sto
chiedendo cosa mi sta lasciando questa esperienza danese.
Per esempio, l'altro
giorno all'aeroporto ho sentito parlare una famiglia svedese emi è sembrato che parlassero in modo
divertente. Non so se era l'accento, la pronuncia di parole che mi sembrava di
conoscere con un'altra pronuncia...insomma sembravano quasi dei danesi che stavano prendendo in giro qualcuno...fatto sta che mi ha fatto ridere.
E ho deciso di cominciare
a chiedermi “Ho vissuto troppo a lungo in Danimarca se…?”
Si, insomma, se ascolti svedese
e ti viene da sorridere perchè ti sembra un danese che prende in giro qualcuno, direi che hai assolutamente vissuto troppo a lungo in
Danimarca.
Poi, non so voi, ma io
Italia ancora mi metto sulle striscie pedonali ed aspetto che mi facciano
passare. Il che spesso si converte in lunghe attese davanti ad auto che sfrecciano
da una parte e dall'altra...vraaaaam vraaaaaam!
In questo caso, dunque,
“Ho vissuto troppo a lungo in Danimarca se...” ti aspetti che ti facciano
passare alle striscie.
Poi mi sono chiesto: cosa
ha lasciato a voi? Vi siete resi conto di alcuni cambiamenti nel vostro
carattere o nel modo di fare da quando siete in Danimarca, o in generale
all'estero? E quando? e vi piacerebbe condividerlo? Scrivete un commento qui
sotto oppure sulla pagina Facebook (e Like! Se non l'avete ancora fatto :)