Buongiorno a tutti,
visto che in Italia siamo in campagna elettorale,
almeno io cercherò di mantenere le promesse di tenere il video sotto i due
minuti e per riuscirci ho scelto di parlare oggi di una parola brevissima e
molto usata: enig. Proprio cosí, si scrive enig ma si pronuncia eni, la g è
muta. At være enig vuol dire essere d'accordo, ma non si
usa come diceva Vanna Marchi, “D'accordoooo?”. Anche se la parola è semplice,
dobbiamo fare un po' d'attenzione a come e quando si usa.
Innanzitutto, come si usa: con significato positivo
si dice semplicemente “enig” alla fine di un discorso o di un concetto espresso
dal nostro interlocutore. Si può dire anche “Jeg er enig”, ma enig è
sufficiente.
Se invece il significato è negativo, dobbiamo fare
un piccolo sforzo in più e dire “jeg er uenig”, cioè io sono in disaccordo. La
g finale è sempre muta ma è importante fare sentire la u iniziale che, come
sappiamo, cambia il significato delle parole da positivo a negativo. (Per
esempio, vi ricordate che gli articoli possono essere determinati – bestemt o
indeterminati – ubestemt?). Se ci pensiamo in italiano, può sembrare un po’
forte; tuttavia, il danese è pieno di espressioni un po’ tranchantes. Per
esempio, è normale dire che non abbiamo capito quello che l’altro dice con una
espressione che in italiano suona forte come: “non credo di avere capito quello
che dici” (jeg tror ikke at jeg forstår det der du siger…ok, non è cosí facile
da ripetere in un colpo solo J).
Poi, quando si usa “enig”. Come abbiamo visto
sopra, si può usare con significato affermativo o negativo, ma non si usa mai nelle
frasi interrogative. Per esempio, se si vuole chiedere all’interlocutore se è d’accordo,
non si dice “Er du enig?” (sei d’accordo?). Si usa piuttosto una espressione
più aperta: “Hvad synes du?” (che ne pensi?). Oppure, se ha gli occhi sbarrati
e sembra che lo abbiamo perso per strada, “er du med?” (letteralmente, “sei con
(me)?”, cioè, “mi segui?”). Qui è il ragionamento inverso a quanto dicevo prima
sulle espressioni tranchantes… alla faccia di chi dice che il danese è noioso: chiedere direttamente se qualcuno è d’accordo…è
proprio troppo diretto. Inoltre, in Danimarca è buona regola chiedere se gli altri sono d'accordo. Ricordiamoci che una società basata sul consenso vuol dire chiedere il parere di tutti (anche se poi nessuno ci impedisce di fare quello che vogliamo lo stesso :) )
Quindi ricapitolando: possiamo essere enig od
uenig, ma non dovremmo chiedere se qualcuno è d’accordo con noi, quanto cosa ne pensa.
E adesso sí, come diceva Vanna Marchi: "D'accordoooo?".
Un abbraccio a tutti e buona settimana.
Francesco